Cos'è
A Volterra il 2 giugno si svolge il Palio del Cero, ricorrenza di un’antica festa religiosa dove le contrade donavano un sostanzioso quantitativo di cera alle chiese della città. Nel Cinquecento la celebrazione era mutata in una competizione fisicamente molto impegnativa, la Corsa dei Ceri, che consisteva nello spingere di corsa fino al traguardo, fra le vie del centro storico, delle pesanti macchine di legno, in cima alle quali stavano dei grandi ceri, che poi sarebbero stati donati ai Santi tutelari della città.
Oggi, la contesa è un po’ meno faticosa. La gara, infatti, si svolge fra le otto contrade, ciascuna composta da otto tiratori (6 uomini e due donne) che si affrontano in due gironi ad eliminazione diretta in Piazza dei Priori.
La particolarità del Palio del Cero è data dal fatto che non è un tiro alla fune diretto, ma le due squadre contrapposte, oltre a tirare la squadra avversaria, hanno al centro una torre di diversi quintali da spostare verso il proprio campo. In cima alla torre c’è un cero, da qui il nome Palio del Cero, dipinto ogni anno da un artista volterrano, che spetta di diritto alla Contrada vincitrice insieme al bandierone con i colori bianco e rosso del Comune.
Sempre di suggestivo effetto l’apparato scenico, con i rappresentanti delle contrade, le dame, i musici e i celebri sbandieratori volterrani, che sfilano in cerimonia prima della gara. Il palio è preceduto il girono precedente dalla pesa del sale (presso la ex salina di Stato a Saline di Volterra)